venerdì 30 maggio 2014

L'Autore

MARCO GIGLIO

Sono nato  il 23 Marzo del 1978 a Palermo, nel quartiere Capo, nel cuore di Palermo.
Seppur circondato da tanta storia, di quel quartiere, ne ho solo assoporato la parte piu' povera, lasciando al tempo, la riscoperta delle radici pulsanti e popolari che lo caratterizzano ed a cui attingo per raccontare ciò che amo.

All'età di 12 anni lascio il centro storico per la periferia, ritrovandomi adolescente a San Filippo Neri,  o meglio conosciuto come Zen.

Sì, proprio quei posti che non visita nessuno, che sembrano usciti da una fiction o dall'ennesimo film di mafia, e che invece, nel loro piccolo, sono lo specchio di una società varia, e allo stesso modo, in tutti i contesti sociali, abbandonata a sè stessa.

Sono un Perito Elettronico con il classico diploma appeso in camera.

Dopo svariati anni di ribellione tipica dei vent'anni lascio la mia amata terra per cercare lavoro.
Vivo per anni a Torino, Roma, Cosenza, decidendo di ritornare, nella mia amata terra, solo qualche anno dopo, accettando i lavori piu' disparati.
Dal 2004 lavoro a Palermo per Almaviva Contact:
Ho creduto nel mio lavoro e nelle persone che ho incontrato per realizzare i miei sogni. Abbandonarmi alla scrittura è quello che, insieme alla mia famiglia ed alle mie figlie, oggi, con una cuffia in testa, mi rende felice. 



L’ESORDIO

"Cuffie & Pannolini" è il mio primo libro pubblicato con Youcanprint, nel maggio 2014.

L'idea del libro si è sviluppata ed diventata realtà in pochi mesi.
Mi chiedevo se era giusto continuare ad essere etichettato con lo stereotipo dell'operatore di call center messo al palo, da "sanno fare solo questo", senza conoscere la storia, che, ognuno dei quasi 80.000 colleghi, cerca quasi di urlare tra una chiamata e l'altra.

Quando poi, durante alcuni scioperi ho visto tanti volti, per la prima volta insieme, lottare per un lavoro di cui molti ignorano l'esistenza, ho capito che, se volevo scrivere qualcosa, dovevo farlo per la cosa che mi stava veramente a cuore: il mio lavoro e la mia famiglia.


Sempre nel Maggio 2014 ho pubblicato su Abattoir
l'introduzione al mio primo Romanzo Il Riparatore di bambole.

L'articolo a sorpresa, è stato candidato ai MacchiaNera Italian Award 2014. nella categoria "miglior articolo" ricevendo, nella fase finale ben 1.229 voti.


 Il romanzo è tutt'ora in fase di scrittura.








mercoledì 28 maggio 2014

Uno degli 80.000 lavoratori dei callcenter.

“Buongiorno sono Marco in cosa posso esserle utile?”
“Mi dia il nome e cognome! Subito! Mi hanno appena chiuso la chiamata!”
Caro cliente,
Sono una voce, ma anche una persona.
Vuole sapere chi sono? Che faccio? Bene.
Sono quello che risponde a distanza, che lancia le “parabole” piu' disperate, sulla mia e sulla condizione di altri 80.000 colleghi dei callcenter.
Sono quello che con pazienza si prende carico di tutti i problemi di chi vi fornisce la vostra amata paytv, l'adsl, la semplice luce.
Caro cliente,
Faccio questo lavoro da piu' di 10 anni, e quando sono entrato ero poco piu' che ventenne.
Ma non mi reputi sciocco, stupido o minchione.
Sono una persona che ha scelto o direi meglio si è adattata ai tempi.
Ai tempi senza un contratto, ai tempi con un minimo salariale, ai tempi fatta di tanta solidarieta'. Contratti di solidarieta'.
Sa'? Io direi che siamo dei miracoli. Ha capito bene. Siamo dei miracoli. Io stesso lo sono.
Sono circondato da colleghi che hanno conseguito piu' di una laurea, quelli che lei negli anni 60 avrebbe chiamato “DOTTORI, facendo l'inchino se è il caso.
Psicologi, matematici,sistemisti, geologi, artigiani, ingegneri, imprenditori, programmatori... gente che ha preso il proprio titolo di studio e l'ha lasciato appeso in camera, ripiegando nel mestiere più umile del nuovo millennio, senza vergogna, e facendolo nel migliore dei modi.
Caro cliente,
dentro ogni chiamata a cui rispondiamo, ci mettiamo la professionalita' di chi ormai, sa' gia' ad occhi chiusi quello che deve fare.
Le rispondiamo in Italiano, con uno o piu' mal di testa, causato magari dalle vite che abbiamo dietro. Dalle corse per arrivare in orario, dai bambini che piangono e da andare a prendere a scuola, dal traffico, dalle notizie che sentiamo ogni giorno.
Come non lo sapeva? Certo, ho 36 anni, la voce inganna, sembro ancora giovane, un “picciriddo” come dicono qui da me. Ma qua' ormai la media è questa.
Non abbiamo piu' 20 anni.
Ho colleghi che, molto simpaticamente, mostrano gia' i segni della terza eta', e si' certo, che lavorano. Ci sfamano famiglie con questo part-time a 4 ore.
Caro cliente, mi scusi se mi sto' dilungando troppo, lo so che lei paga per avere assistenza sul decoder che non si accende, ma le chiedo ancora un minuto, giusto per farle capire.
Abbiamo messo da parte lauree,diplomi e attestati di qualsiasi tipo, e ci siamo fatti bastare, nel nostro piccolo, un part-time con cui abbiamo creato piccole vite.
Si, davvero, io stesso ho due bimbe, una di 3 anni e l'altra di 1 anno, il mio secondo lavoro.
Oggi, il nostro lavoro è a rischio.
Le nostre famiglie rischiano di non poter piu' avere nemmeno un part-time a 4 ore, perche' le aziende, quelle della luce, del gas, delle paytv continuano a portare il lavoro all'estero. Portano le nostre voci come lavatrici in Albania, in Croazia, in Romania, pagandoli 2-3 euro l'ora.
Per questo motivo,caro cliente, se le hanno chiuso il telefono e magari perche' non la capivano o perche' le rispondevano dall'estero.
Lo sa, caro cliente, che i suoi dati sono alla portata di paesi dove la legge sulla privacy non esiste?
Lo sa, che il servizio che lei paga profumatamente viene gestito da un lavoratore a quattro ore che guadagna poco piu di 650 euro?
Lo sa, che le compagnie miliardarie preferiscono pagare 300 euro un collega albanese?
Adesso si. Adesso lo sa.
Mi perdoni ancora, gentile cliente, se le ho chiesto di dedicarmi del tempo, ma ho semplicemente risposto alla sua domanda.
Mi è sembrato giusto, sacrosanto, dopo piu' di 10 anni di lavoro farglielo sapere.
Per farmi perdonare, visto che è “Romano de' Roma”, la voglio invitare a prendere un caffè il 4 giugno per lo sciopero a cui partecipero'.
Avra' cosi' una faccia da dare alle tante voci italiane che rischiano di scomparire.
Non lo dimentichi, il 4 giugno, a Roma. Io ci saro', parto da Palermo con i pullman, e si' lo so, saro' stremato, ma proprio non posso mancare. Ci saremo tutti. Venga anche lei caro cliente, ci venga a trovare, ci stringa la mano...
Aspettiamo anche lei.
Saremo un grande miracolo tra i miracoli di ogni giorno.
Ci conto!

(Marco Giglio. Puoi diffondere questo articolo in qualsiasi forma, devi solo citare l'autore ed il link.)

martedì 13 maggio 2014

"...Il nostro è un bacino umano che abbraccia qualsiasi branca ed ogni ambito lavorativo.
Psicologi, matematici, giornalisti, sistemisti, geologi, artigiani, ingegneri, imprenditori, programmatori... gente che ha preso il proprio titolo di studio e l'ha lasciato appeso in camera, ripiegando nel mestiere più umile del nuovo millennio, senza vergogna, e facendolo nel migliore dei modi.
Anche gli artisti non mancano. C'è gente che ha anche scolpito busti per Papa Francesco.
Siamo tutto tranne che semplici operatori di call center.
Siamo Miracoli.
Amen."
(Tratto da "Cuffie & Pannolini" - Tutti i diritti riservati.)

lunedì 12 maggio 2014

Avanzamento pubblicazione

Finito di stampare nel mese di maggio 2014

Disponibile dal 30 maggio in oltre 4000 librerie fisiche e su tutte le piattaforme online.
Cartaceo 10 Euro, Ebook 3,99.