martedì 10 giugno 2014

Il Libro e l'Idea

L'idea è partita durante lo sciopero del 29 gennaio 2014 a Palermo, dove, in un'anomala giornata d'inverno, 4500 dipendenti Almaviva, scesero in piazza chiedendo piu' garanzie al governo: una lunga agonia di settore,  alimentato da gare al massimo ribasso, delocalizzazioni, e ammortizzatori sociali.

In quel momento ho capito che la stessa gente incontrata per strada, gente comune,  ignorava la nostra stessa esistenza.
Molti, a distanza di anni, identificano ancora l'operatore telefonico con le mansioni del centralinista oppure facendo confusione tra chi chiama(outbound), e chi, invece, riceve (inbound) decine di chiamate di assistenza per risolvere problemi tecnici, commerciali e amministrativi delle grandi multinazionali.

Nello stesso tempo, sentivo il bisogno di mettere nero su bianco questa "prima" volta:  il mio passato, le mie aspettative ed i risvolti umani cresciuti tra precarieta', sogni e incertezze.

Dieci lunghi anni  in cui le vite di molti ragazzi si sono trasformate ed evolute in qualcosa di piu' importante:

Voci che si sono mescolate tra loro, vite che hanno generato altre vite.
Bambini frutto di due part-time che mettono insieme uno stipendio.
Stipendi che hanno firmato mutui e stravolto una generazione di siciliani.

Laureati, Dottori per la seconda volta, ancora con una cuffia in testa.

Ad un certo punto, guardando un padre che gridava ad un megafono storie di ordinaria quotidianita', ho capito che bisognava raccontarla questa storia, in prima persona, spazzando via un luogo comune che vede, l'operatore di call center, come un disturbatore all'ora di pranzo, o ancora, come un risponditore automatico senza competenze.

Una, dieci, mille professionalità, al servizio del cliente,
voci piene di vita.
Forse, il segreto per far bene il proprio lavoro, qualsiasi lavoro, è proprio questo:
ricordarsi che:

Noi siamo persone oltre che voci,
e questa è la nostra storia.



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